Esportare con le certificazioni giuste: guida per le PMI italiane

Perché le certificazioni sono fondamentali per l’export?

Le certificazioni garantiscono che i prodotti rispettino i requisiti di sicurezza, qualità e conformità imposti dai mercati esteri, facilitando l’accesso alle destinazioni internazionali e rafforzando la credibilità dell’azienda. Per le PMI italiane, possedere le certificazioni corrette significa ridurre rischi di blocchi doganali, assicurare conformità normativa e aumentare la fiducia di clienti e partner. Ecco alcune delle certificazioni richieste o fortemente consigliate per esportare: 

  • Marcatura CE: obbligatoria per molti prodotti destinati allo Spazio Economico Europeo, attesta la conformità alle direttive UE relative a sicurezza, salute e ambiente. Accompagnata da dichiarazione di conformità e documentazione tecnica export.
  • Certificato di origine: documento ufficiale rilasciato dalle Camere di Commercio che attesta lo Stato di produzione o trasformazione sostanziale della merce. Necessario per scopi doganali o commerciali in molti paesi, può essere richiesto dall’importatore.
  • Certificazioni sanitarie per alimenti e prodotti di origine animale: necessarie per esportazioni in UE e paesi terzi, vengono rilasciate da veterinari ufficiali o referenti SIAN (Servizio Igiene Alimenti e Nutrizione) delle Aziende Sanitarie Locali, in conformità al Decreto del Ministero della Salute 19 giugno 2000 n. 303 e regolamenti CE 852/2004 e 882/2004. Le certificazioni seguono negoziazioni tecniche tra autorità sanitarie dei paesi importatori ed esportatori per stabilire requisiti specifici.
  • Certificazione di libera vendita: attesta che un prodotto è legalmente venduto nel paese di origine; è spesso richiesta per cosmetici, dispositivi medici e prodotti alimentari.
  • Standard ISO export: le certificazioni ISO rappresentano una garanzia di qualità, sicurezza e sostenibilità per le aziende operanti sui mercati internazionali, e sono sempre più riconosciute come uno strumento strategico per l’export. Tra le più diffuse figurano la ISO 9001, che definisce i requisiti per un sistema di gestione della qualità applicabile a qualsiasi organizzazione; la ISO 14001, che riguarda i sistemi di gestione ambientale, sempre più richieste nelle filiere globali; e la ISO 27001, dedicata alla gestione della sicurezza delle informazioni, cruciale per proteggere i dati sensibili in accordi commerciali internazionali. Ulteriori norme rilevanti sono la ISO 45001 per la salute e sicurezza sul lavoro e la ISO 50001 per la gestione dell’energia, che testimoniano l’impegno delle imprese verso la responsabilità sociale e l’efficienza operativa. Sebbene le certificazioni ISO siano volontarie, esse sono spesso altamente raccomandate o addirittura richieste in gare d’appalto pubbliche, accordi commerciali e partnership internazionali, poiché conferiscono credibilità, migliorano la competitività sul mercato estero e facilitano la conformità a requisiti tecnico-normativi.
  • Certificazioni specifiche e test di laboratorio: molti paesi richiedono test su sicurezza, etichettatura o caratteristiche tecniche del prodotto, effettuati da laboratori accreditati (es. ACCREDIA in Italia) o enti notificati riconosciuti.

 

Le certificazioni di prodotto non sono solo un requisito fondamentale per partecipare a bandi o esportare in determinati Paesi, sono anche un potente strumento di marketing. Alcune certificazioni sono simbolo di un impegno aziendale che può rafforzare la connessione con il consumatore e la fiducia nei confronti del brand. 

 

Come ottenerle e chi può aiutare le imprese italiane

Ottenere le certificazioni necessarie a esportare con tranquillità ed efficienza è un percorso che richiede una conoscenza approfondita dei Paesi di destinazione e degli standard richiesti: 

  • Verifica dei requisiti del paese di destinazione: consultando fonti ufficiali come il Ministero della Salute, Camere di Commercio e portali governativi specializzati.
  • Preparazione della documentazione tecnica export: include descrizione del prodotto, dichiarazioni di conformità, certificati analitici, manuali e schede tecniche.
  • Richiesta ufficiale:
    • I certificati di origine sono richiesti telematicamente tramite Camera di Commercio competente, dove si ha sede legale o unità operativa.
    • Le certificazioni sanitarie sono rilasciate da veterinari ufficiali o referenti SIAN delle ASL territoriali.
    • Per la marcatura CE e altre certificazioni internazionali può essere necessario rivolgersi a enti notificati accreditati.
  • Ispezioni e test: possono essere richiesti audit, test di laboratorio e verifiche ispettive su merce, impianti o documentazione.
  • Rilascio e archiviazione: i certificati sono emessi in formato digitale o cartaceo e devono essere conservati come parte della documentazione di export.

 

Progetti di supporto all’export come il Progetto SEI offrono il sostegno necessario alle PMI per viaggiare nel complesso mondo della burocrazia internazionale, assicurando una gestione più serena e consapevole della propria attività di commercio estero. 

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