Esportare in Brasile: guida pratica per accedere a un mercato in crescita
INDICE
- Perché esportare in Brasile: dati e scenari per le imprese italiane
- I settori più promettenti per l’export italiano in Brasile
- Cosa serve per esportare: documenti, regole e strumenti di supporto
La cooperazione economica fra Italia e Brasile sta vivendo una fase decisamente positiva. Non solo l’ambasciata italiana in Brasile ha censito 986 filiali brasiliane di imprese italiane (nel 2023) ma secondo dati del Ministero dell’Economia brasiliano, nei primi mesi del 2025, le esportazioni italiane in Brasile hanno registrato un incremento del 9,7%.
Perché esportare in Brasile: dati e scenari per le imprese italiane
Il Brasile, con una popolazione di oltre 204 milioni di abitanti e un PIL in crescita stimato al 2,0% annuo (2023-2027), rappresenta un mercato dinamico e in espansione. Nonostante alcune complessità istituzionali e la volatilità di alcuni indicatori economici, la domanda interna brasiliana offre ottime opportunità grazie anche a una classe media in crescita.
Le esportazioni italiane verso il Brasile sono in continua crescita: nel 2024 hanno raggiunto i 5,79 miliardi di euro, con una variazione positiva dell’8% rispetto al 2023, e nel primo quadrimestre 2025 sono già a 2,06 miliardi, un +14% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Questi dati confermano una dinamica favorevole per le imprese italiane, in particolare nei segmenti di macchinari, prodotti alimentari e articoli di abbigliamento.
I settori più promettenti per l’export italiano in Brasile
Secondo il “Piano per l’Internazionalizzazione nei mercati extra UE ad alto potenziale” pubblicato ad Aprile dal Ministero degli Affari Esteri e della cooperazione internazionale, i settori che interessano l’export italiano in Brasile sono:
- Macchinari e apparecchiature: questo settore rimane il principale traino dell’export italiano nel Paese con il 31,8% sul totale delle esportazioni e supportando la modernizzazione dell’industria brasiliana
- Mezzi di trasporto: con un valore che nel 2024 ha raggiunto il 14,8% sul totale di export del Paese
- Prodotti chimici: questo settore rappresenta il 9,5% sul totale
- Farmaceutica: un settore in forte crescita generale per l’export italiano e che in Brasile rappresenta il 7,6%
- Metalli di base: anche per questo settore si registra un buon valore, con 7,3% sul totale
- Prodotti alimentari: a conferma dell’apprezzamento del Made in Italy agroalimentare sul mercato brasiliano il suo valore si attesta attorno al 6%
Per esportare in Brasile è indispensabile conoscere:
- Normative doganali e fiscali brasiliane: il sistema è complesso, con controlli rigidi e normative specifiche per ciascun settore. È fondamentale ottenere le corrette certificazioni export Brasile per garantire la conformità dei prodotti.
- Documentazione base: fattura commerciale, packing list, certificato di origine (spesso REX) e licenze specifiche quando richieste, in particolare per prodotti farmaceutici e alimentari.
- Strumenti di supporto alle imprese:
- Servizi di consulenza per l’internazionalizzazione, fondamentali per navigare il contesto normativo e competitivo.
- Supporto dalle Camere di Commercio e dalle agenzie governative italiane per l’export.
- Sfruttamento degli accordi commerciali Italia-Brasile che facilitano gli scambi e offrono condizioni agevolate.
Le PMI italiane devono valutare con attenzione strategie di internazionalizzazione, e puntare sulla qualità del prodotto e sull’efficace consulenza export per aumentare la propria competitività in Brasile. Progetto SEI nasce proprio con l’obiettivo di aiutare le aziende italiane in questo percorso supportandolo fin dalle prime fasi.
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Fonti
- Go2Market – Report Brasile – Country Report Benchmark: Italia – Luglio 2025
- Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale – Piano d’azione per l’export italiano nei mercati extra Ue ad alto potenziale
- Info Mercati Esteri – Overview Brasile