Export Emirati Arabi Uniti e Paesi del Golfo: guida per le PMI italiane

INDICE

  • Esportare nei Paesi del Golfo: perché conviene guardare a UAE, Arabia Saudita e Qatar
  • Fare business negli Emirati Arabi: contratti, società, incentivi
  • Arabia Saudita e Qatar: normative e strutture per esportare

Esportare nei Paesi del Golfo: perché conviene guardare a UAE, Arabia Saudita e Qatar

L’area del Golfo rappresenta oggi una delle zone a maggior potenziale per le PMI italiane interessate all’internazionalizzazione. Emirati Arabi Uniti, Arabia Saudita e Qatar si distinguono per dinamismo economico, stabilità istituzionale, ambiziosi programmi di sviluppo nazionale e una forte domanda di prodotti di fascia medio-alta, elementi fondamentali per chi desidera esportare nei Paesi del Golfo. Nel 2025, l’Italia si consolida come riferimento per l’export nell’area: nel solo primo trimestre, il valore delle esportazioni verso gli Emirati Arabi è cresciuto confermando l’Italia come 9° fornitore del Paese con una quota di mercato del 2,6%. Il Qatar, dal canto suo, ha semplificato il sistema visti e lanciato nuovi incentivi per attrarre investitori internazionali dopo i Mondiali e l’Expo 2023. Qui l’export italiano scende in seconda posizione dopo il Regno Unito, mantenendo però un buon punteggio percentuale di quota di mercato: 5,03%.

Fare business negli Emirati Arabi: contratti, società, incentivi

Per entrare nel mercato emiratino è fondamentale comprendere la struttura normativa. Le imprese italiane possono costituire una società mainland o insediarsi in una delle oltre 45 società Free Zone specializzate per settore. Queste ultime permettono il 100% di proprietà straniera, semplificano la burocrazia e garantiscono vantaggi fiscali. Un’altra opzione è stringere contratti internazionali UAE tramite agenzie o distributori locali. A livello normativo, il post-Covid ha portato riforme importanti: l’abolizione dell’obbligo di sponsor locale per le società mainland, l’introduzione del Golden Visa e l’attenzione crescente al welfare dei lavoratori sono segnali di un ambiente sempre più competitivo e accessibile.
Infine, è bene ricordare l’importanza della tutela marchio Arabia Saudita ed Emirati: la registrazione è obbligatoria per operare legalmente e le autorità doganali effettuano controlli severi sulle merci in entrata.

Arabia Saudita e Qatar: normative e strutture per esportare

Esportare nei Paesi del Golfo richiede strategie differenziate: in Arabia Saudita, ad esempio, è possibile operare anche senza una presenza legale; il Qatar, invece, offre un sistema visti che si distingue per flessibilità (visti da investitore, Green Visa, visti a 5 anni) e le autorità favoriscono l’ingresso di operatori esteri nei settori sport, costruzioni, energia, turismo e salute.
Più si conosce un Paese, minori sono i rischi quando si prosegue nel percorso di internazionalizzazione. Che tu stia già presidiando questi mercati o abbia intenzione di farlo, Progetto SEI può aiutarti a fare chiarezza, grazie a consulenze gratuite, formazione specializzata e strumenti pratici per l’export. Di recente, nel percorso formativo “Internazionalizzazione: strategie e scenari futuri nei mercati globali” abbiamo approfondito l’argomento, recupera il modulo “Doing Business negli emirati arabi e nel golfo”.

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alt=Perché esportare nei Paesi del Golfo: domanda Made in Italy, settori in crescita, contesti business-friendly

Fonti: 
Go2Market – Progetto SEI
Doing Business negli emirati arabi e nel golfo
Emirati Arabi, InfoMercati Esteri 
Qatar, InfoMercati Esteri